In questi anni difficili, bisognerebbe avere la forza di rendere pubbliche le nostre lettere. Specie quelle che non hanno avuto risposta.
Le lettere, forse, sono il nostro vero diario, le vere poesie, i nostri articoli più chiari nei quali interroghiamo il mondo e la sua follia.
I testi (si potrebbe anche dire i libri) a cui, un giorno, quando tutto sarà finito, chiedere di tornare.
Le lettere, del resto, tornano sempre. Come la pioggia.
P. De Falco